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Fateci caso, quando andate a teatro, o partecipate ad una conferenza, o magari semplicemente siete a pranzo con diverse persone allo stesso tavolo, decidete senza pensarci un attimo a cosa prestare attenzione. Se ciò che accade è di vostro interesse, allora vi focalizzate su chi sta parlando e lo ascoltate con attenzione, ma se accade il contrario, allora iniziate a guardarvi intorno, pensando ai fatti vostri, vi guardate in giro, magari pensate alle bollette da pagare, annullando la voce della persona che vi sta parlando e mettendo in pausa le immagini che i vostri occhi ricevono, osservando  invece, le immagini della vostra mente, un po’ come quando ci si incanta con lo sguardo fisso in un punto non ben definito.

È qui che siete a tutti gli effetti i registi di voi stessi, perché voi decidete cosa guardare, cosa ascoltare e dove focalizzare la vostra attenzione. Invece, quando vi trovate davanti ad uno schermo, che sia cinematografico, della televisione, di uno smartphone o di un tablet, le cose cambiano radicalmente.

Subite inevitabilmente ciò che il regista decide di farvi vedere e se ciò che guardate rapisce la vostra attenzione, allora il regista sta facendo un ottimo lavoro.